da Prada a Pitti Uomo, con Cascinelli il futuro dell’eleganza urbana nasce dalla memoria e dall’innovazione
Di Francesca Berteotti
C’è un filo sottile, ma indistruttibile, che lega il passato al futuro, l’heritage all’innovazione, l’intuito creativo all’eccellenza sartoriale. È lungo questo filo che Filippo Cascinelli Staudacher ha tessuto il DNA del suo brand Cascinelli: un nome che racchiude una storia familiare, una visione sostenibile e una nuova estetica dell’outerwear di lusso.
Tra i Designers for the Planet, all’interno del Fashion Hub di Palazzo Giureconsulti durante la fashion week meneghina, il progetto Cascinelli colpisce per la sua capacità di coniugare sostenibilità attraverso i materiali riciclati, innovazione tecnica grazie al taglio laser e tradizione per i capi confezionati secondo tecniche classiche, con un approccio che guarda al futuro senza dimenticare il valore dell’artigianalità.
La collezione di debutto – anticipata a Pitti Uomo 107 – propone capispalla di nuova generazione, in cui l’estetica è minimalista, sofisticata ed estremamente curata nei dettagli. I tessuti, nylon e lana, sono riciclati e certificati, lavorati con inserti tridimensionali che donano profondità e carattere. Il risultato? Capi versatili, che si adattano tanto alla città quanto alla natura, in grado di combinare prestazioni tecniche, comfort e raffinatezza.
Cascinelli è più di un marchio: è un racconto intimo, un richiamo alle radici e ai luoghi d’infanzia. A partire dai nomi dei capi, un omaggio ai membri della famiglia del designer: Carlo per il blouson classico, Vittorio per il parka, Franz per la sahariana e Federico per la giacca ispirata al mondo dello sci. I ricami floreali tridimensionali sui capispalla traggono invece ispirazione dai petali delle ortensie che colorano la tenuta di famiglia in Trentino. Ogni dettaglio è carico di significato, come se ogni capo portasse con sé un frammento di memoria, rievocando il passato in chiave contemporanea.




Il designer ridefinisce così il concetto di outerwear maschile: le linee pulite e geometriche richiamano la scuola del design italiano, i dettagli tecnici strizzano l’occhio all’abbigliamento da montagna, mentre la palette di colori neutri racconta la sua esperienza da Prada, dove per tre anni ha lavorato fianco a fianco con il Design Director Uomo. È qui che ha imparato il valore della precisione, della ricerca sui materiali, della funzionalità integrata nell’eleganza. Un’eredità che si riflette oggi in un brand che nasce dal desiderio di creare qualcosa di autentico, personale e visionario.
Milano ha forgiato la sua sensibilità estetica, Prada ha affinato il suo linguaggio stilistico e la natura ha acceso la scintilla della sua creatività, dando vita a un equilibrio perfetto tra urbanità e natura, tra lusso e funzionalità.
Cascinelli si propone come una visione che unisce passato, presente e futuro in un’unica ed elegante espressione di stile. La certezza è che questo sia solo l’inizio.







