PATRICK McDOWELL – SPRING SUMMER 2025
di kevin clement
Dopo la sfilata alla London Fashion Week, Patrick McDowell porta la sua Spring Summer 2025 a Milano, presso la suggestiva cornice di Palazzo Giureconsulti. Creatività, inclusione e sostenibilità sono i punti fermi del brand londinese.
La collezione, intitolata Portraits of a Painter, è ispirata al pittore britannico queer Glyn Philpot, affermatosi nel 1910 in contrapposizione al movimento post-impressionista e specializzato in ritratti dell’alta società. Attraverso uno studio minuzioso della vita e delle lettere scritte dall’artista, McDowell ha scelto di celebrare, tramite le sue creazioni, la doppia esistenza che le persone queer sono state – e per certi versi sono tuttora – costrette a vivere.
Il dualismo tra apparenza e realtà che emerge dalle opere di Philpot è stato abilmente trasmesso durante la presentazione della collezione: se parte dei look è stata esposta ordinariamente a manichino, un’altra porzione era indossata da modelli che si aggiravano per la stanza con movimenti lenti ed eleganti. Osservando alcuni dei lavori più famosi del pittore londinese si scorge immediatamente l’ispirazione per le silhouette. La giacca in Portrait of Lady Benthall viene ricreata e abbellita con delle margherite (come Daisy era il nome della sorella di Glyn) in argento riciclato create, come tutti gli altri gioielli presenti, da ANUKA, brand londinese di gioielleria. La polo in Man in White diventa una camicia attillatissima con maniche esageratamente lunghe, così come è chiaro l’omaggio al quadro A Young Breton, forse una delle opere più celebri di Philpot.
Tanti, inoltre, i dettagli tecnici che rimarcano il forte interesse di McDowell verso la sostenibilità. Prima tra tutte la scelta di collaborare con Octarine, casa di tintura a base di batteri, per aggiungere colore ai capi senza l’uso di prodotti petrolchimici. Gli abiti e le borse su misura, invece, realizzati con le pelli di micelio Forager AirLoom di Ecovative, azienda leader nella tecnologia del micelio. E ancora la scelta di utilizzare seta invenduta preesistente nel magazzino di Erdem, altro stilista londinese, per sottolineare l’approccio circolare del business del brand. Esempio lampante è l’ultimo look della collezione, un abito da sposa appartenente alla famiglia Philpot, reinterpretato da McDowell.
Una collezione quindi che parte dal passato, dalla vita personale di un artista, ma che cerca di comunicare il futuro, non attraverso scelte di design particolarmente fuori dalla righe, ma tramite un approccio ecologico e all’avanguardia.




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