OPEN CALL !!
Tutto quello che cerchiamo di fare ogni giorno è legarci, vincolarci come una fusione in una lega metallica. Tuttavia, è anche ciò per cui ci battiamo ogni giorno, per far sì che questi legami siano speciali, intensi e non tossici. Bella Baxter in quello che possiamo definire un capolavoro di Lanthimos, Poor Things, è l’esempio di come una mente libera da preconcetti e convenzioni sociali può creare dei legami più autentici, immaginando per sé una via di liberazione, una sorta di nirvana.

In questo 2024 forse dovremmo tutti svincolarci, e in egual modo collegarci nuovamente, con la realtà. Seguire il proprio istinto, essere curiosi, viaggiare ed esplorare nuovi mondi in qualsiasi maniera sia possibile non dovrebbe essere così utopico e surreale. Il filosofo Eugene Herrigel nel 1948 pubblicò Lo zen e il tiro con l’arco, saggio in cui racconta tutti i suoi sforzi da uomo occidentale per comprendere lo Zen attraverso lo studio di quest’attività che poco se non nulla c’entrava con lo sport praticato nella nostra parte di emisfero. Saper colpire il bersaglio era del tutto irrilevante. Infatti il maestro mirava ad orientare il filosofo verso l’umiltà e l’essere indifferente al risultato finale. Pensiero molto difficile in una società capitalista che ha sempre come obiettivo un tornaconto. Solo dopo sei anni Herrigel riuscì nel tentativo di lanciare la freccia nel modo più naturale e spontaneo, come avrebbe fatto un bambino o probabilmente Bella Baxter. Questo perché liberare completamente la nostra mente è forse la cosa più difficile che potremmo fare.
Altri studi sul Buddismo attestano come nella mente di un principiante non si trovino mai pensieri del tipo “ho ottenuto finalmente qualcosa”. Quando non si ha alcun pensiero, alcuna analisi, alcuna critica, allora si può raggiungere davvero una via di liberazione, che possiamo chiamare zen, nirvana, libertà o semplicemente vita. Quando parliamo con qualcuno senza nessuna idea su di esso, senza nessun preconcetto o giudizio, è li che siamo nudi di fronte alla realtà. È lì che creiamo un vero legame.
Ma perché parliamo di tutto ciò in un magazine che dovrebbe parlare di moda, di quello che andrà di tendenza questa stagione o del colore dell’anno? Perché ALL in non è nato con questa intenzione. Quello che ci permette di vivere è proprio l’atto in sé della vita e le relazioni fanno parte della nostra esistenza in quanto essere umani. Così vorremmo porre a tutti la stessa domanda: che legame hai con i tuoi abiti? Loro ti coprono, ti rappresentano, ti danno conforto. Ma tu cosa dai in cambio? Ciò che ci preme quest’anno è l’autenticità delle cose, degli abiti fatti a mano, delle opere di upcycling, dei legami con le persone e i lavoratori. Ciò che vorremmo indagare sono diverse realtà che coesistono nello stesso paese, si intrecciano, dialogano fra loro. Ciò di cui vorremmo parlare siamo noi, umani legati in un insieme imperfetto.
Sono aperte le submission per il prossimo numero di ALL in! Per partecipare manda un email a allin.redazione@gmail.com con la tua idea, il tuo progetto o il tuo articolo e saremmo lieti di pubblicarlo. Ti aspettiamo.
OPEN CALL x new submission: LEGAMI
Fashion editor federica lo cascio


