articolo di Susanna Ascia

Cari lettori, siamo oggi onorati di scrivere della nostra Sicilia e non solo, in particolare di Beteyà Fashion, la start-up di abbigliamento uomo-donna specializzata nel fashion. È stata promossa dall’Associazione Don Bosco 200 insieme a Beteyà Food, che nasce per creare centri di incontro innovativo e di aggregazione sociale, e Beteyà Travel, inizialmente nata per organizzare viaggi in Africa, oggi parte di un progetto più grande: un ostello a Catania con colonia sul mare e una serie di attività nel cuore della Sicilia, per organizzare dei viaggi di istruzione scolastica innovativi.

Chiacchierando con il fashion designer siciliano di Beteyà Fashion, Gabriele Sella, abbiamo scoperto che la possibilità di avviare quest’attività nasce nel 2017, grazie al sostegno ottenuto dalla Fondazione con il Sud, la quale ha permesso al team di utilizzare i beni confiscati alla Mafia a Villarosa convertendoli in laboratori artigianali.

La visione di Beteyà, che tradotto dal mandingo significa letteralmente “Bello e Buono” , è da ricercare in tutto ciò che riguarda il mondo etico, solidale e sociale.

I capi sono infatti realizzati dalle mani esperte di giovani siciliani e migranti africani che unendo le forze, insieme all’esperienza che Gabriele Sella mette a loro disposizione, creano un prodotto unico basato sul visual africano, facendosi portavoce di valori come la legalità e l’integrazione. Inoltre il 10% della vendita di ogni capo viene devoluto ai progetti di sviluppo per il Senegal.

Il gusto estetico africano è la chiave del brand, che ritroviamo sia nella bellezza dei tessuti, rappresentando la loro cultura attraverso i colori vivaci e l’utilizzo del cotone organico e d’inchiostri naturali, ma anche dal layout dei punti vendita e dei laboratori, dal design innovativo totalmente in legno, realizzato dall’artigiano Marcello Saffila, specializzato nella creazione e lavorazione del legno, creando così vetrine e interni unici nel loro genere.

Tra gli obiettivi di Beteyà vi è quello di creare risorse e sviluppo per il territorio siciliano, favorendo occupazione per chi vuole realizzarsi rimanendo nel proprio territorio, non soltanto in ambito creativo, ma anche nella gestione del sito eCommerce e i social media. Ognuno, all’interno di questo progetto, ha una sua menzione: coordinamento generale, collezione, scelta dei tessuti e dei visual, coordinati dalla supervisione di Gabriele Sella.

Dal punto di vista produttivo Beteyà si occupa sia di business be to be, permettendo ad aziende esterne di personalizzare capi come le loro t-shirt, sia di quello be to see, ovvero la vendita al dettaglio dei loro capi originali, realizzati per raccontare storie.

Noi di All-in ci facciamo sostenitori di brand Social Responsibility e di chi decide di investire sul proprio territorio, come nel caso di Gabriele che, attraverso la sua arte, racconta l’isola siciliana e la cultura estetica ed etica dell’Africa.

Durante la chiacchierata con il hesigner, ho fatto una domanda su due piedi, ovvero: “Cosa diresti ai giovani che provano a rimanere in Sicilia e investono su di essa, facendo grandi sacrifici?” Si spera che la sua risposta sarà d’aiuto a molti giovani: “Direi che stanno seguendo la direzione giusta perché vuol dire che credono nel territorio; quando qualcuno crede in quello che fa, il 50% del lavoro è già compiuto. Non è facile, lo so, ma adesso ci sono tanti progetti con enti che permettono di investire al sud. Bisogna essere aggiornati e capire i bisogni del territorio”.

Ricordando che la Sicilia, l’Africa ed il coraggio di molti giovani vanno omaggiati, vi lasciamo con una strofa del grande Franco Battiato che abbiamo fatto nostra:

Susanna Ascia

Link utili:

https://www.instagram.com/beteya_bello_e_buono/

Home

Beteyà Fashion

ULTIMI ARTICOLI SU ALL in