di Alessandra Mauro

Oggi, 25 settembre, ha inizio a Parigi l’attesissima Fashion Week SS24 e, in occasione di questo appuntamento, noi di ALL in vogliamo approfondire il significato che ha la Paris Fashion Week per gli addetti al settore moda.

La settimana della moda di Parigi è da sempre quella più attesa, quella più osservata e forse anche quella più amata; essa fa parte delle “Big Four”, ovvero delle quattro più importanti settimane della moda, cioè New York, Londra, Milano e per ultima, appunto, Parigi che chiude il “Fashion Month”, il mese della moda. Questo evento parigino prende ufficialmente vita nel 1973, quando venne creata la Fédération Française de la Couture, che diede il via ad una prima edizione di fashion week definita “La Battaglia di Versailles”, chiamata così perché nacque dalla sfida in passerella, tenutasi nella lussuosa reggia, tra i cinque migliori stilisti francesi (Saint Laurent, Ungaro, Dior, Cardin e Givenchy) e i loro diretti avversari americani (Anne Klein, Halston, de la Renta, Blass e Burrows) ancora poco conosciuti.

Da lì in poi la settimana della moda di Parigi assunse sempre più importanza.

La capitale francese, infatti, ha da sempre rivendicato il proprio titolo di “città dell’alta moda”, soprattutto perché fin dai primi anni del Novecento essa è stata la sorgente di numerosi stilisti tra i più importanti e rivoluzionari che hanno fatto la storia della moda. Per questa sua importanza, storica prima di tutto, e poi mediatica, la capitale francese fu da sempre il luogo prescelto dagli stilisti emergenti e stranieri, per mettere in mostra le proprie collezioni e farle conoscere al mondo, come fecero ad esempio negli anni Ottanta e Novanta i destabilizzanti designer giapponesi Yamamoto o Kawakubo.

Ancora oggi Parigi regna nel mondo della moda, attirando giovani stilisti e non provenienti da ogni parte del globo e spingendoli a voler conquistare il proprio posto nell’ambito calendario della fashion week francese. L’agenda della Paris Fashion Week è quindi ad oggi fitta e iper satura e da quest’anno, tra le numerose novità, vede anche in programma la sfilata del brand italiano Marni, che ha momentaneamente abbandonato la passerella italiana di Milano, per mostrare la sua nuova collezione “co-ed” e far conoscere il proprio nome al mondo.


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