Di Federica Lo Cascio

Calcolando che un aereo di norma brucia un chilo di combustibile al secondo, la sfilata di Versace a Los Angeles, al termine della fashion week di Parigi, non è poi così una grande mossa sostenibile. Giusto?

Eppure nessuno ne ha parlato. Tutte le più grandi star invitate, fotografi, modelli, stylist, make up artist, sarti, hair stylist, tecnici della luce e tanti altri che lavoravano lì hanno preso un aereo per arrivarci. Tuttavia nessuno ha pensato che fosse un atto scorretto, non etico e da denunciare. Piuttosto, abbiamo preferito fare ciò che sappiamo fare meglio: commentare i look della passerella. Pertanto, lo faremo anche noi, chiedendoci se sono capi così rivoluzionari da prendere un aereo? Mhhh, vediamo.


Possiamo parlare di un ritorno alla classicità? Forse. Donatella ha dichiarato di essersi ispirata chiaramente alle foto di Richard Avedon per la campagna pubblicitaria del 1995 con Kristen McMenamy. In anteprima, disse a Vogue: “Volevo tornare al taglio e alla forma degli abiti, concentrandomi sul tubino nero perfetto, sul tailleur nero perfetto”. Ecco, lo stesso tailleur perfetto che la McMenamy indossava in quelle foto. Era tagliato su misura, attaccato al corpo come una seconda pelle e impreziosito dai caratteristici bottoni dorati del marchio. Così ha ripreso questo look e ne ha fatti tanti altri, i quali sembrano molto appetibili, soprattutto se a pochi giorni ci sono gli Oscar e molte celeb ancora stavano acquistando abiti. Ecco che Lady Gaga spunta sul non red carpet con uno dei pezzi forte della sfilata: l’abito indossato da Gigi Hadid.


Il mondo della moda si è così spostato tutto a LA per una sfilata in uno dei rooftop più fighi della città e cose ne è conseguito? La produzione tessile sta provocando enormi quantità di inquinamento e così facendo anche tutto ciò che gira attorno alla moda diventa la prova di un mercato sempre meno etico. C’è una rivoluzione da fare, che riguarda tutti, dai grandi marchi di luxury a quelli più piccoli del tanto odiato fast fashion. Perché a riguardo dovremmo rifletterci un po’ di più tutti quanti.


Lascia un commento